Il modello della mente estesa (MME) afferma che esistono processi cognitivi distribuiti nell’ambiente e veicolati da strumenti esterni di elaborazione dell’informazione. In questo scritto metto in rilievo una serie di difficoltà che affliggono MME in relazione alla nozione di soggetto degli stati mentali – ovvero alla questione di chi sia il titolare degli stati e dei processi cognitivi che si estenderebbero nell’ambiente. La tesi che viene sostenuta è che, sebbene sia possibile parlare di cognizione estesa, l’idea di un soggetto esteso deve fronteggiare difficoltà forse insormontabili. Per raggiungere questo scopo prendo le mosse da un’argomentazione proposta da Diego Marconi – che chiamo l’argomento delle ragazze pigre – illustrandone i meriti e proponendone una integrazione incentrata sul concetto di unità della mente.
Soggettività e trasparenza. Clark, Marconi e la mente estesa
DI FRANCESCO M
2007-01-01
Abstract
Il modello della mente estesa (MME) afferma che esistono processi cognitivi distribuiti nell’ambiente e veicolati da strumenti esterni di elaborazione dell’informazione. In questo scritto metto in rilievo una serie di difficoltà che affliggono MME in relazione alla nozione di soggetto degli stati mentali – ovvero alla questione di chi sia il titolare degli stati e dei processi cognitivi che si estenderebbero nell’ambiente. La tesi che viene sostenuta è che, sebbene sia possibile parlare di cognizione estesa, l’idea di un soggetto esteso deve fronteggiare difficoltà forse insormontabili. Per raggiungere questo scopo prendo le mosse da un’argomentazione proposta da Diego Marconi – che chiamo l’argomento delle ragazze pigre – illustrandone i meriti e proponendone una integrazione incentrata sul concetto di unità della mente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.